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La Storia

La storia del nostro chef

Antonio Furolo, di origini campane, nasce a Ciriè (cittadina dell'alto canavese,nella provincia di Torino) nel 1970, dove attualmente vive e risiede con la sua famiglia.

Ad influire maggiormente nel suo percorso creativo-culinario, però, sono le sue radici partenopee e l'abbondanza di materie prime provenienti proprio da quella meravigliosa terra. 

La maestria di mamma Rachele ai fornelli nella preparazione dei piatti tipici della tradizione napoletana, incantano ed affascinano già da bambino Antonio, osservatore attento su come fare tesoro di un'arte!

Mosso inizialmente dalla passione, da ragazzo si cimenta nelle sue preparazioni, scoprendo poi talento e amore puro per la cucina.

Decide così di porre le basi per iniziare un percorso proiettato nel mondo delle arti gastronomiche.

Studi e formazione

La sua formazione scolastica inizia con la Scuola Alberghiera di Ceres, nelle Valli di Lanzo.

Gli studi, nel corso degli anni, procedono con entusiasmo e risultati più che soddisfacenti, l'approccio al mondo scolastico-alberghiero si rivela da subito la scelta più idonea per Antonio.

Parallelamente alla scuola ha avuto modo di fare pratica con stage e lavori stagionali nelle cucine di hotel, alberghi, ristoranti tipici del territorio piemontese.

Grazie a queste molteplici esperienze che lo mettono a confronto con studenti del suo stesso percorso di studi, conosce a pieno il significato del lavoro in brigata: Scopre spirito organizzativo, spiccata capacità nella gestione di un gruppo, grande collaborazione nel lavoro di squadra.

Ciò che, ancora oggi, caratterizza costantemente il percorso di Antonio è il continuo aggiornarsi attraverso corsi specifici di alto livello.

Percorso professionale

Le prime esperienze lavorative avvengono in locali del Piemonte e Valle d'Aosta.

Antonio affina pratica e manualità e fa bagaglio di tutte queste opportunità.

Il lavoro diventa un escalation significativa, la sua cucina è riconosciuta e apprezzata e lo porta ad affermarsi a pieno come chef.

Dopo anni trascorsi nella provincia piemontese,nel 1991 arriva il momento di svolta: si spalancano le porte ad un'occasione importante nella città di Torino.

Lo chef approda ad un locale di livello superiore, elegante, ritrovo dell'aristocrazia torinese, stella Michelin dal 1986 al 1995, il ristorante "Due lampioni".

Sotto la guida dello chef Carlo Bagatin, affina ancor di più la tecnica di cucina, della quale gli viene poi affidata la direzione.

La realtà e i ritmi di un locale già così affermato, forgiano notevolmente Antonio, che si mette in gioco rapportandosi con figure e competenze nuove e con una clientela sicuramente più raffinata ed esigente.

Prende consapevolezza delle sue grandi capacità e percorre con molta determinazione e spirito di sacrificio 7 anni di servizio in questo storico e rinomato locale.

Nel 1997 c'è il desiderio dello chef di spingersi in un'esperienza diversa: il suo percorso continua verso orizzonti completamente nuovi.

Antonio decide di trasferirsi a Milano, capitale mondiale della moda e del design e polo famoso anche per ristoranti e negozi esclusivi.

Qui c'è l'esigenza di una cucina multietnica, che si propone a clienti di svariate culture.

Non è solo un'esplorazione di nuovi gusti, ma l'occasione per affacciarsi ad una cucina più varia, tra tradizione e contaminazione, dando vita ad abbinamenti, abitudini e sperimentazioni in continua evoluzione.

Acquisisce anche profonda conoscenza dei vini e dei possibili e talvolta bizzarri abbinamenti coi vari piatti, conoscenza che negli anni approfondisce con studio e seminari in aziende vinicole prestigiose.

Lavora in locali adiacenti al quadrilatero della moda milanese, assimila una concezione estetica che si riflette nelle sue nuove creazioni culinarie:i suoi piatti sono buoni e....belli!

Anche la parentesi lombarda dura 7 anni, dopo i quali lo chef decide di intraprendere un percorso totalmente autonomo:non più alla guida o alla direzione di una cucina, ma titolare di un suo locale.

Nasce così, nel settembre del 2004, l'"Hostaria del Vecchio Macello".

Il ristorante/hostaria e la sua cucina sono un fermento di idee in continuo cambiamento, non esiste un menù statico e fisso ma sono le materie prime stagionali a definire le proposte.

Il mercato mattutino del paese è l'ispirazione principale per lo chef, che fonde piatti della tradizione piemontese a sapori delle sue origini campane.

Nel 2012 vola in Cina a rappresentare l'Italia nella serata inaugurale del"China Dalian International Wine & Dine Festival", il più importante e conosciuto festival vinicolo nella Cina nordorientale.

Antonio,durante questo festival, si occupa del menù del Gran Galà e della Vip Lounge, presenziata da autorità locali e ospiti internazionali.

....oggi....

Oggi l'"Hostaria del Vecchio Macello" è una realtà consolidata e conosciuta.

Nella zona del canavese e' un punto di riferimento per chi vuole gustare un'ottima cucina in un locale chic e di design.

La cura del dettaglio in ogni minimo particolare, la professionalità di ogni collaboratore, l'entusiasmo costante dello chef Antonio Furolo tra i fornelli e la sua instancabile voglia di conoscenza sono una certezza.

D'altronde,non c'è successo vero nella vita se non esprimi ciò che fai tutti i giorni con passione e amore!